
Di: H. D. Thoreau, G. Manna
Edito da: Gallucci editore
“Walden, Un anno nei boschi”
Un piccolo albo illustrato che ci invita a semplificare le nostre vite sature di impegni, a recuperare quel tempo che ormai rincorriamo quotidianamente, <<a sradicare ciò che non è vita>>, a vivere piuttosto che a guadagnarci da vivere, a ritrovare consapevolmente una dimensione autentica e spartana dei giorni. Un invito accorato a ritrovare il contatto profondo con la natura e i suoi ritmi lenti, ad andare, ascoltare, stare, a <<vivere con saggezza […] per non scoprire, morendo, di non aver vissuto>>.
L’albo, illustrato dal pluripremiato Giovanni Manna che regala tavole delicate in perfetto equilibrio con il testo, sapendo con straordinaria maestria trasmettere la dimensione emotiva ed interiore della narrazione, riporta alcuni passi tratti dal libro Walden ovvero Vita nei boschi, che racconta in maniera dettagliata i due anni, due mesi e due giorni vissuti dall’autore in gran parte da solo, sulle sponde del lago Walden, a Concord in Massacchusetts.
<<Andai nei boschi perché desideravo vivere in modo autentico, per affrontare soltanto i problemi essenziali della vita, per vedere se avrei imparato quanto essa aveva da insegnare, e per non scoprire, in punto di morte, di non aver vissuto. Non desideravo vivere quella che non era vita, vivere è così prezioso, non desideravo nemmeno praticare la rassegnazione, a meno che non fosse strettamente necessario>>.
La capanna che descrive con minuzia e che lo ospitò, venne interamente costruita da lui stesso, e al suo interno vi era l’essenziale oltre a tre sedie – una per la solitudine, una per l’amicizia e una per la compagnia – e la stanza “migliore” era il bosco di pini. Le descrizioni minuziose e dettagliate raccontano lo scorrere del tempo, un tempo lento governato dalla natura e dal succedersi delle stagioni, regolate da ritmi che richiedono pazienza, fatica, cura, impegno – si veda il lavoro dedicato all’orto; ma anche attesa, ascolto e rispetto – rappresentati dalla scoperta e osservazione di uccelli comuni ed anche selvatici che si rivelarono eccitanti cantori; ma anche capacità di vivere intensamente ogni momento e cambiamento come un dono – pattinare sul lago e restare davanti al fuoco durante la bufera di neve; ma anche saper abitare con sacralità quanto ci viene messo a disposizione – il bagno quotidiano nelle acque del lago diventò presto un “esercizio religioso”; ma anche attenzione e uno sguardo acuto per cogliere le bellezze uniche e irripetibili del creato. L’intento principale della narrazione descrittiva sul volgere delle stagioni nel corso dell’anno era di, riprendendo le parole dell’autore, << vivere fino in fondo e succhiare tutto il midollo della vita, mettere la vita in un angolo e ridurla ai minimi termini e poi, se si fosse rivelata misera, godere a pieno della sua miseria genuina e mostrarla al mondo; oppure, se fosse apparsa sublime, farne esperienza per poi essere in grado di darne una vera descrizione nel resoconto di questo viaggio>>.
L’albo si conclude celebrando la primavera, stagione di rinascita, risveglio, ritorno alla vita, tempo pieno di speranza nel quale Thoreau si descrive <<ricco, se non di denaro, in ore d’oro e giorni d’estate, e le impiegavo in maniera smisurata>>.
Libro da regalare ad adulti e a bambini “grandi”!