Libreria Libri e giochi – Besana Brianza

Philippe Corentin: storie divertenti e pungenti!

La serata per adulti dedicata alla lettura degli albi illustrati di Philippe Corentin,  ha registrato una ricca partecipazione di un nutrito gruppo di donne + un uomo rappresentate di Babalibri.  Philippe Corentin, classe 1936, è autore e illustrazione noto e conosciuto in ambito internazionale. Abbiamo cercato di conoscere tutti i suoi lavori, apparsi subito un misto di complessità/semplicità, divertimento/critica e riflessione, surreale/reale. L’analisi ci ha condotto a sottolineare che gli albi di Corentin non sono certo letture “facili”, poiché vogliono scardinare gli stereotipi più comuni, sono ricche di significati sottintesi complessi, sono infarcite di  un umorismo sottile e ragionato, portatrici di una graffiante critica sociale. Corentin, inoltre, gioca e dialoga con la forma del libro e il suo spazio, usando sia il formato verticale che orizzontale, il taglio della pagina per dare ritmo alla narrazione, la storia speculare e l’ideazione di illustrazioni che richiamano il movimento.  Tra le pagine degli albi troviamo animali umanizzati, esseri umani dai volti molto espressivi, oggetti animati e figure mitiche, protagoniste di  storie divertenti, parodie di fiabe rivisitate in chiave caricaturale,  colori carichi e decisi che accentuano il carattere comico dei protagonisti. Gli albi letti:

PLUF! Babalibri, Milano 2000 Albo illustrato dal formato verticale, che sottolinea lo svolgersi della storia intono ad una carrucola. Il lupo – messo in ridicolo dall’abbigliamento e il naso rosso –  cade in un pozzo pensando di recuperare la forma di formaggio  riflessa sul fondo. Lo sciocco e ingenuo  lupo finisce  in acqua. L’arrivo dei porcellini e poi dei conigli darà vita ad un divertente gioco di sali scendi, che alla fine riporterà nel fondo del pozzo il povero lupo.  La storia vuole ribaltare il classico stereotipo sul lupo, giustificandolo e ridimensionandone l’immagine: la fame lo rende imprudente, ma ciòì vale anche per maiali e  conigli, solitamente  vittime ingenue, che fanno le stesse scelte del temuto nemico.

PATATRAC! Babalibri, Milano, 2006 Un lupo cattivo, affamato, molto affamato entra nella tana dei conigli in cerca di cibo, ma non trova che carote. I conigli spaventati si nascondono mentre il lupo percorre tutta la tana, riuscendo anche a farsi un bagno e a giocare. Povero lupo, affamato, triste e solo proprio nel giorno del suo compleanno, cade rovinosamente su una carota mentre tutta la comunità dei conigli intona “Tanti auguri”. La divertente storia  vuole mettere in crisi il lettore e le sue idee tradizionali sul lupo –  lo presenta vestito e con il naso rosso del clown  – utilizzando la tecnica dei punti di vista: il lupo ha fame – stereotipo sociale; il lupo e la sua condizione socio-affettiva;  la voce del narratore che mina tutte le certezze. Inoltre la storia presenta l’dea di comunità/famiglia estesa, ove l’accoglienza di animali di specie diverse è possibile.

NON DIMENTICARTI DI LAVARE I DENTI! Babalibri, Milano, 2010 Un cucciolo di coccodrillo desidera mangiare una bambina e, su suggerimento del papà comodamente seduto in vasca da bagno, si reca dai vicini per provarci. L’impresa però sembra difficile perché il cucciolo deve vedersela prima con il cane e poi con il desiderio della bimba di assaggiare un coccodrillo! Nell’albo si evidenziano alcune tematiche care a Corentin: – gli animali e gli umani convivono senza distinzione di sorta a livello paritario; – la famiglia e le sue diverse rappresentazioni; – nel papà si concentrano i difetti degli adulti/genitori, le loro mancanze, assenze, incapacitaà di comunicare e di relazionarsi con i figli, ricorrendo a domande di rito. La storia tutta si svolge tra la bambina e gli animali, che si guardano, riconoscono, inseguono! La narrazione è giocata sulla stessa scena: il salotto di casa. Per i dialoghi si ricorre ai ballons del fumetto.

PAPA’, Babalibri, Milano, 2011 Un bambino e un cucciolo di mostro nello stesso letto. Lo spavento e la paura assale entrambi che chiamano urlando <<Papà! Papà! C’è un mostro nel mio letto!». La storia si sviluppa in modo speculare, giocando con i diversi punti di vista; dapprima racconta del piccolo mostro e poi del bambino. Alla richiesta d’aiuto corre papà mostro che porta in salotto il suo cucciolo che viene consolato da parenti ed amici; lo stesso avviene con il bambino. La storia, apparentemente semplice, è intrisa di critica verso il mondo degli adulti che vengono raccontati assenti, lontani, superficiali e poco accudenti – si osservi che la mamma non si vede in volto! Mentre gli animali mostruosi sono attenti nei confronti del cucciolo, palesando comportamenti positivi. Il finale è spiazzante!  Premio Andersen 2000

I DUE GOLOSONI, Babalibri, Milano, 2007 Fame, golosità, ghiottoneria, voracità, ingordigia ed eccesso alimentare sono raccontati in questo albo. Bombolo,  un bambino goloso di dolci non ascolta le raccomandazioni della mamma che cerca di metterlo in guardia da sicura indigestione. Bombolo, assieme al suo cane Baballa, disubbidisce e nella notte si trova in preda agli incubi, al mal di mare, in viaggio su un vascello condotto da bignè zuccherati con i quali si azzuffa. Le illustrazioni e l’impianto narrativo sono un omaggio a Maurice Sendak, del quale ritroviamo l’espediente del sogno e l’andare oltre la camera da letto, ma anche il “movimento” (in Sendak l’ingrandimento) impresso ad ogni singolo riquadro che ricorda l’ondeggiare della barca. L’avventura di Bombolo termina all’alba quando, nonostante le pene fisiche profetizzate dalla mamma e lo stomaco scombussolato, il bambino è pronto a  fare una ricca colazione.

L’ORCO, IL LUPO, LA BAMBINA E IL BIGNE’, Babalibri, Milano, 2016 Parodia divertente della storia della capra, del lupo e del cavolo, ma con qualche piccola differenza! C’è un orco vestito da esploratore, supponente e stolto, in preda alla fame atavica e all’ingordigia, incapace di controllare i propri bisogni che lo annienteranno. L’orco … deve condurre nel proprio castello, attraversando un fiume con una barchetta che può portare solo due passeggeri alla volta. L’avventura, ma soprattutto la disavventura capitata all’orco nel mezzo del fiume, libererà la bambina, il lupo e il bignè, che tuttavia resteranno affamati. Interessante ed originale la scelta di tagliare la pagina a metà – l’albo è in formato orizzontale -, espediente che imprime ritmo alla narrazione, poiché racconta il va e viene della barchetta, aumentando l’ilarità nel lettore.

L’AFRICA DI ZIGOMAR, Babalibri, Milano, 2017 Il coniglietto Pippetto vuole andare in Africa come Ginetta, la sua amica rondine. Ma Gigetta non riesce ad alzarsi in volo a causa del peso di Pippetto, ed anche cuculo, oche  e cicogne non sono una valida alternativa! Allora il topolino si rivolge a  Zigomar, il merlo che sa tutto, che si offre di portarlo in Africa assieme all’amica rana. Durante il viaggio incontrano le oche che si dirigano esattamente in direzione opposta e all’arrivo li attende una bufera di neve, degli elefanti che assomigliano a trichechi, scimmie che sembrano pinguini,  un leone con le sembianze di un grosso orso bianco… L’errore di valutazione e la poca modestia di Zigomar fa dubitare Pippetto sul fatto di essere davvero in Africa! Un viaggio che celebra l’avventura e la scoperta, i difetti del mondo adulto e la capacità dei genitori di Pippetto – ancora una volta la positività è affidata a degli animali e non agli umani – di mostrarsi fiduciosi verso il figlio, che ha la necessità di andare alla scoperta del mondo.

BABBO NATALE E LE FORMICHE, Babalibri, 2016 Un tempo, – quando Babbo Natale passava per i camini, poteva anche capitare di vederlo -, ma poi i tetti si riempirono di antenne, i camini vennero murati, il passaggio dalla finestra pericoloso e l’ingresso dalla porta impossibile, poiché – ci fu chi lo scambiò per un venditore di saponette e chi per un ladro -.  Fu allora che iniziò a rimpicciolirsi e trovare negli animali una serie di amici che lo aiutarono a portare comunque i regali ai bambini.   La storia lascia un sapore amaro: Babbo Natale non è più riconosciuto dagli uomini, lo scambiano per un ladro, si deve fare piccolo e quasi invisibile per raggiungere i bambini che lo riescono a vedere solo con una lente d’ingrandimento, forse con il loro sguardo vero ed innocente. Solo la comunità dei topi e poi delle formiche lo accoglieranno e lo aiuteranno concretamente. Ancora una volta la critica verso la società è dura e feroce.

SIGNORINA SI SALVI CHI PUO’, Babalibri, Milano, 2005 Intraprendente, ribelle, sicura di sé, agitata, esagerata … determinata a mettere in discussione le regole imposte dagli adulti, vogliosa di essere libera di sperimentare e provarsi, Signorina  ricorda tanto la più nota e famosa bambina delle fiabe, capace di mettere sotto sopra ogni cosa che incontra. Dapprima la mamma che la manda dalla nonna, con tono liberatorio e senza farle alcuna raccomandazione; gli animali della fattoria che sono esausti dal comportamento della piccola; il povero lupo che non sa come difendersi e alla fine trova conforto proprio dalla nonna che lo accudisce amorevolmente. << Philippe Corentin, pur richiamandosi alla tradizione, stravolge i personaggi, la trama, il finale della celebre fiaba di Cappuccetto Rosso. Divertente, ironico e irriverente …  ribalta i luoghi comuni e gioca sapientemente con i sogni pestiferi di tutti i bambini>>.

QUEL COSO LI’, Babalibri, Milano, 2005 Fuori catalogo Albo complesso e dai significati sottesi profondi, per questo destinato a bambini di 9/10 anni. La storia prende avvio dalla cena, che vede seduti allo stesso tavolo umani ed animali (un gatto, un cane e un maiale). Il  gatto chiama il cane in modo dispregiativo – quel coso lì – , sottolineando il fatto che è stato sul bordo della strada e dunque la sua condizione è di emarginato, vagabondo, tonto, incapace di fare qualunque cosa. Il gatto usa una serie di frasi-slogan pungenti e provocatorie, discriminatorie e razziste, mettendo in luce i pregiudizi più comuni. Il violento battibecco termina con il cane che prende possesso della poltrona di casa, simbolo di un raggiunto compromesso, di una possibile pacifica convivenza tollerante, anche se i pregiudizi restano difficili da scardinare!