Libreria Libri e giochi – Besana Brianza

Leggere in famiglia, insieme

 

Gli impegni quotidiani di ogni famiglia sono oggi veramente tanti. Le giornate dense di “fare” devono però contemplare anche dei momenti  per “ascoltare”, dedicati cioè alla lettura da condividere con i nostri bambini. Leggere, sin dalla gravidanza, ha molteplici  effetti benefici che è importante conoscere,  per essere consapevoli e per rendere la lettura una pratica quotidiana, una sana abitudine famigliare. Iniziare sin da piccoli permette di avviare un rapporto positivo e duraturo con il libro, ma anche di contribuire  concretamente allo sviluppo cognitivo del bimbo, con effetti a lungo termine.
I genitori che leggono ai propri figli, favoriscono l’arricchimento del vocabolario, l’incremento della produzione linguistica,  che risulta più ricca ed articolata, e lo sviluppo della capacità di comprendere quanto letto.
Ciò è confermato da alcune ricerche rese note da Nati Per  Leggere:

  • a 3 anni il 68% dei bambini cui si legge almeno 4 volte la settimana raggiunge il punteggio più elevato per l’ampiezza del vocabolario, contro solo il 27% dei bambini a cui non si legge regolarmente;
  • a 5 anni l’ampiezza del vocabolario e la capacità di comprensione lessicale sono fortemente correlate alla lettura; punteggi elevati si registrano nel 53% dei bambini a cui viene letto 4 volte a settimana rispetto al 26% dei controlli (Toffol, 2011);
  • bambini a cui si legge 3/5 volte a settimana a 5 anni leggono come bambini di sei mesi più grandi, mentre bambini a cui si legge ogni giorno, a 5 anni sanno leggere come bambini di un anno più grandi (Kalb ed al., 2012);
  • la ricchezza del vocabolario e la dimestichezza con le materie scolastiche, sono migliori nei ragazzi abituati a leggere fin da bambini (ricerca realizzata seguendo un gruppo di bambini dai 5 ai 16 anni dai dott. Sullivan e Brown, 2013);
  • Bookstart inglese (equivalente al nostro Nati Per Leggere) afferma che i bambini coinvolti nei loro  progetto vanno meglio a scuola, sono più bravi nella comprensione, nella scrittura, nel parlare, in matematica e scienze rispetto ai loro coetanei a cui i genitori non leggono.

I dati confermano dunque l’importanza della lettura a partire dalla gravidanza, tempo dell’attesa che si nutre di suoni provenienti dall’esterno e dal corpo della madre. Certamente il più significativo è quello della voce materna, che contribuisce alla “costruzione” della mente fetale. A. De Casper ha dimostrato che i neonati possono discriminare tra due diverse favole per bambini e mostrare preferenze per quella che la mamma aveva raccontato loro tutti i giorni, nell’ultimo trimestre di gravidanza.

Spero di averti convinto a fare della lettura in famiglia un appuntamento quotidiano, momento prezioso per stare vicini, farsi le coccole e anche per tanto altro come hai potuto leggere sopra!

Maria Teresa