
Il percorso studi che sto svolgendo presso l’Università di Verona mi ha aperto a nuove conoscenze e fatto maturare nuove consapevolezze che mi spingono a voler sperimentare altre modalità di proporre i laboratori di lettura a voce alta, per porre maggiore attenzione al testo e alle illustrazioni, per favorire nei bambini ascoltatori la comprensione e l’interpretazione della narrazione. Ecco allora che la riflessione e gli studi mi stanno aiutando a formulare una proposta più attenta e più ricca, incentrata sulla promozione della lettura per agire sulla motivazione, sui piaceri profondi, sulla creazione di abitudini e comportamenti duraturi riguardo la lettura.
I “nuovi” laboratori che ci e vi attendono a settembre saranno quindi modificati nei contenuti e saranno centrati su
1 – la lettura espressivo-letteraria, non animata con eventuali cose/oggetti, bensì una lettura capace di destare interesse, di far sentire il fascino e la forza della scrittura. Si tratta di una lettura tecnicamente studiata per valorizzare l’aspetto letterario dei testi, evitando di trasformare l’esecuzione orale in animazione, che soffoca la parola. Solo <<attraverso un leggere che esalta la parola scritta nella sua forza e vividezza, senza l’ausilio di oggetti o di un’accentuata gestualità, si possono creare lettori appassionati, abituali e critici>>, per alimentare così il piacere di leggere, per creare il comportamento del lettore maturo, per favorire la comprensione e l’interpretazione testuale, per familiarizzare con il linguaggio narrativo di tipo letterario, per educare all’ascolto attento e attivo. Per raggiungere questi traguardi serve senza dubbio la lettura espressivo-letteraria, capace di valorizzare la scrittura, di far sentire espressioni e passi originali, che permetta di percepire atmosfere, che trasmette il ritmo del testo senza snaturarlo, per far cogliere le diverse sfumature stilistiche e le anime più profonde di una narrazione.
2 – la rilettura: poco conosciuta e per nulla praticata, atta a conseguire obiettivi di promozione di qualità. Un testo per essere capito, sofferto, vissuto su piani diversi deve essere letto e riletto più volte, integralmente o parzialmente. Infatti, <<ogni rilettura costituisce innanzi tutto un momento di rinnovato godimento, in quanto si replica consapevolmente, in modo più riposato, lento e quieto, l’esperienza piacevole e gratificante generata dalla lettura precedente>>. Nel rileggere si riprova il piacere originario della prima lettura, si sperimenta un senso di rassicurazione là dove il testo suscita emozioni forti e contrastanti, offre un modo diverso di relazionarsi con la narrazione/testo o con alcune parti di essa, per approfondire, per dare tempo alla comprensione. Abituare i bambini/ragazzi a ritornare sul testo letto li aiuta a diventare lettori attenti, appassionati e critici, perché la rilettura decifra gli strati del testo e riporta a galla dettagli belli e interessanti passati inosservati ad una prima fruizione.
3 – la comprensione e l’interpretazione. Il lavoro atto alla comprensione e all’interpretazione del testo e delle illustrazioni mette al centro il bambino/ascoltatore, che con conversazioni guidate può esprimere liberamente il suo parere sul testo. Quindi le proposte laboratoriali non mireranno più a costruire un qualche manufatto, bensì saranno incentrate sul far comprendere la storia (conoscere il protagonista, i suoi tratti caratteriali e psicologi, il suo agire e le motivazioni sottostanti, l’ordine logico-temporale dei fatti … ). Ampio spazio verrà accordato al lavoro interpretativo, che attinge dalla sfera personale, soggettiva ed emotiva del bambino. L’atto interpretativo del piccolo sarà possibile solo se l’attività proposta sarà in grado di renderlo protagonista attivo nel manifestare emozioni e sentimenti, riflessioni, pensieri stimolati dalla lettura, preferenze verso questo o quel personaggio, ricerca di senso e di significato della narrazione. I giochi che seguiranno la lettura espressivo-letteraria, dunque, non dovranno restare sul testo o intorno al libro con proposte eterodirette, bensì dovranno entrare nel contenuto della narrazione per coglierne in profondità la complessità testuale e i suoi significati presente in libri di qualità, capaci di creare lettori forti e non piaceri effimeri ed occasionali.
Bibliografia di riferimento
Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale – Promuovere la lettura e la letteratura dalla scuola primaria alla scuola media: formare lettori motivati e critici – Prof. Silvia Blezza Picherle e Dott. Luca Ganzerla – Università degli Studi di Verona – Dipartimento di Scienze Umane, 2017/2018
SILVIA BLEZZA PICHERLE, Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Una narrativa per crescere e formarsi. Edizioni QuiEdit, Verona, 2017
SILVIA BLEZZA PICHERLE, Formare lettori, promuovere la lettura – Riflessioni e itinerari narrativi tra territorio e scuola, Franco Angeli, Milano, 2013
SILVIA BLEZZA PICHERLE, Libri, bambini, ragazzi – Incontri tra educazione e letteratura, Vita e pensiero, Milano, 2004
SILVIA BLEZZA PICHERLE, Leggere nella scuola materna, Editrice La Scuola, Brescia, 1996