
Di: Polly Horvath
Edito da: Camelozampa
Le sorelle McCready, Fiona, di quattordici anni, Marlin, di dodici, Natasha, di dieci, e Charlie, di otto, erano cresciute in una famiglia missionaria ed erano sempre state abituate a saltellare felici e in tutta sicurezza da un capo all’altro del mondo. Finché un giorno i loro genitori si concessero la prima vacanza in assoluto, avendo ricevuto un gruzzoletto da uno zio in età avanzata che “soffriva molto” per il fatto che non avessero mai celebrato la luna di miele e li aveva invitati in Thailandia, dove gestiva un piccolo hotel. Genitori, zio e albergo furono spazzati via da uno tsunami. All’epoca le quattro figlie vivevano nel Borneo, in una casetta nel folto della giungla, senza Internet né telefono…
Quando si ritrovano orfane, dalla giungla del Borneo le quattro sorelle McCready partono per il Canada, dove le attende la stramba prozia Martha.
All’arrivo, però, le ragazze scoprono che anche lei è appena mancata, lasciando la sua splendida casa a Pine Island, immersa nella natura, tutta pronta per loro. Per evitare che i servizi sociali le separino, le sorelle dovranno elaborare un piano, che funzionerà solo se nessuno si accorge che se la stanno cavando da sole…
Non pensate di trovarvi immersi in pagine tristi e luttuose, anzi!
La scrittura limpida e scorrevole ci accompagna all’interno di una narrazione leggera e serena, che non sosta e non scava nel dolore, bensì regala al lettore pagine con passaggi ironici, sorrisi, gioiosità e tanta, tanta speranza nel futuro.
Le quattro sorelle celebrano ogni giorno la vita quando lottano per restare unite, quando attingono a tutte le loro forze per non rischiare di venire separate dai servizi sociali e date in affidamento.
Fiona … sentiva un enorme bisogno di occuparsi di ciò che restava della sua famiglia e di tenerla unita. L’idea che le sorelle minori, e soprattutto la piccola Charlie, finissero in qualche casa sconosciuta, magari a centinaia di chilometri da lei, senza che lei potesse nemmeno tenerle d’occhio, era troppo orribile per esprimerla a parole.
E ancora …
Non può immaginare cosa significa perdere i genitori all’improvviso e poi scoprire che perderai anche le tue sorelle. Piuttosto che permetterlo, scapperò via e le porterò con me. Scapperò nei boschi, se necessario. Non mi importa cosa ci succede, purchè restiamo insieme. Se chiamano i servizi sociali, ce ne andiamo prima che arrivino.
I genitori morti sono continuamente presenti nel loro quotidiano, quando nei loro dialoghi citano spesso modi di dire e insegnamenti:
… non è molto cortese da parte tua” ribattè Fiona, usando una frase tipica della loro madre. Si ritrovava a parlare sempre più spesso come lei, come se cercasse di ricordarla con un frasario delle sue espressioni abituali.
E ancora …
Mamma diceva sempre che puoi guardare il mondo e vedere tutta la sofferenza oppure guardarlo e vedere tutta la gioia. Decidiamo di essere felici per questa avventura in Canada. Scegliamo la strada della gioia.
Un’altra frase tipica della madre: le cose andranno tutte a posto
Le quattro sorelle, personaggi a tutto tondo, con punti di forza e fragilità, fanno della casa di Pine Island il loro nuovo spazio vitale. La casa rappresenterà la famiglia, l’unione, la possibilità di guardare ancora al futuro, l’occasione per nutrire i propri sogni, dimostrando coraggio e determinazione nonostante la difficile situazione.
La forza che riescono a trarre dal loro restare unite, la volontà che manifestano ogni giorno affinchè tutto fili per il meglio, l’impegno nel costruire una quotidianità che preservi il bene di tutte e permetta di continuare a coltivare sogni e desideri in ognuna, le rende resilienti e dunque capaci di affrontare nuovi e inevitabili scossoni.
Le quattro sorelle devono affrontare un dolore immenso ma la vita, lo sappiamo, si impone e regala loro anche gioie inaspettate:
Se c’era una di loro che poteva fare qualcosa di eccezionale, quella era Marlin. Era la più originale delle quattro. La più incline a pensare fuori dagli schemi. Sarebbe stato proprio da lei salvarle tutte diventando un’autrice di bestseller.
E ancora quando si assiste alla nascita di un amore …
Fiona si girò e vide che era proprio il ragazzo che le piaceva. Quando lui cercò di attirare il suo sguardo, lei si girò rapidamente verso l’amica e disse: “No, sta solo guardando dall’altra parte della stanza” e cambiò argomento.
E ancora quando irrompe lo stupore e la scoperta …
Charlie si rese conto per la prima volta che mentre dormiva succedevano delle cose, cose meravigliose che lei per la maggior parte non avrebbe mai scoperto. Era stata privilegiata stavolta a vedere qualcosa che non avrebbe mai sospettato potesse succedere mentre tutto il mondo ne era ignaro tranne lei.
… ovvero un orso danzante.
Un’ultima riflessione sugli adulti: ne troviamo alcuni che non sanno implicarsi, che non sanno raccogliere il bisogno urgente di famiglia, di stabilità, che non si fanno carico delle tante responsabilità, che ricadranno su Fiona la più grande. Ma ci sono anche adulti che si mettono in gioco. In particolare Al, provato anch’esso dalle fatiche della vita, si mostra capace di uscire dal dolore che lo ha relegato ai margini della società, pronto a rimettersi in cammino e a ritornare a vivere.
Un libro, torno a ripetere, che celebra la vita con un carico di speranza e fiducia inattesi.
Fiona si allargò in un sorriso. Cosa ognuno è per gli altri.
<<Siamo la tua barca>>
Dai 10 anni