DAL LIBRO “CANTAMI O MAMMA” … DA SETTEMBRE IN LIBRERIA!
“Cantami o mamma, perché la tua voce mi avvolge,
mi massaggia e mi coccola.
Cantami o mamma perché il tuo canto mi culla,
mi fa spazio nella tua mente, mi trattiene nei tuoi pensieri.
Cantami o mamma, perché ho bisogno di ascoltare i tuoi gorgheggi,
che sono amore, nutrizione e richiamo alla vita per me… ”
Mi piace immaginare che potrebbero essere queste le parole che un piccolo
rivolge alla sua mamma a partire dai mesi dell’attesa, quando la voce della gravida inonda l’utero e lo fa vibrare.
Mi piace pensare che il piccolo in divenire, appiattato in fondo al corpo della
madre, sistemato in uno spazio pronto a espandersi, immerso in un liquido
caldo e vibrante, stia ad ascoltare le sonorità vocaliche dei genitori.
E poi, dopo il parto, ricerchi, si volti e “guardi” la voce materna, che ha saputo
dare un senso al tempo dell’attesa e che insegue esclamando “Cantami, o
mamma … canta me e canta a me!”
E questo canto materno, il canto di mamma e papà, viene promosso e celebrato oramai da più di dieci anni in un percorso da me ideato per i genitori e i loro bambini dai 0 ai 12 mesi. In questo lungo periodo ho cantato con molte, tante mamme che ho incontrato settimanalmente con i loro bambini in consultori, asili nido, associazioni e ospedali che hanno promosso progetti a sostegno della maternità/genitorialità. Nel corso degli anni questo percorso è diventato tempo organizzato in incontri a cadenza settimanale, luogo per trovarsi e confrontarsi, spazio mentale, spirituale, affettivo ed emotivo, che le mamme abitano con i loro piccoli per cantare, recitare filastrocche, giocare con strumenti musicali, danzare e dondolare tra pianti, poppate, cambi e chiacchiere. Gli incontri si fondano sull’innata predisposizione e sensibilità del neonato verso il mondo dei suoni; in particolare verso le sonorità materne, che ha imparato a conoscere sin dalla vita prenatale e che vanno a costituire “l’involucro sonoro” che avvolge la coppia madre-figlio. Quell’involucro sonoro che, nel corso del primo anno di vita del piccolo, si satura a poco a poco di suoni vocalici, sillabici, che si lasciano giocare, manipolare, modificare
prima di consegnarsi al linguaggio. Queste produzioni spontanee si fanno gioco ritualizzato, ingrediente fondamentale, assieme all’allattamento e all’identificazione, della relazione/comunicazione primaria fra mamma e bambino. […]